Di cosa parliamo quando si parla di informatica? Una porzione sempre più grande delle nostre interazioni col mondo si basa su elaborazioni automatiche di informazioni digitali (simboliche).

La consapevolezza informatica e il cosiddetto “pensiero computazionale” sono spesso essenziali per assumere un ruolo attivo nella società moderna. Per questo motivo, l’informatica, almeno nei suoi elementi essenziali, non può essere patrimonio esclusivo di selezionati esperti o erogata solo in corsi di laurea specializzati.
Servono percorsi scolastici, non specialistici, di avviamento ai principi dell’informatica e dobbiamo allora chiederci cosa significhi e in che cosa consista “insegnare informatica”.
In tanta parte del mondo sviluppato, una risposta oggi diffusa a questa domanda è “il coding”, che rischia però di concentrarsi solo su un aspetto, perdendo la visione d’insieme sulla rivoluzione informatica. Grazie all’iniziativa “Programma il Futuro”, anche il nostro Paese ha visto un importante crescita di iniziative didattiche intorno al coding. Nel complesso, però, siamo ancora lontani dall’introduzione di percorsi strutturati nel primo ciclo scolastico simili, per ampiezza, contenuto e intensità a quelli già introdotti in altri Paesi Europei.
In questa breve conversazione, vogliamo spiegare perché serve occuparci di questo problema e illustrare alcune iniziative innovative al riguardo.